Un percorso tributo ai pescatori che da generazioni si recano sulle rive dello Stura di Demonte, il fiume che prima di tuffarsi nel Tanaro taglia diagonalmente l’intera provincia di Cuneo. Un itinerario che si sviluppa sulle sue sponde ai piedi della città di Fossano, su stradine e sentieri poco frequentati.
Portarsi verso l’angolo sud-est della piazza Armando Diaz. Attraversato corso Trento imboccare l’affascinante viale Mellano, un vero e proprio balcone panoramico pedonale intorno alla città vecchia. Nelle giornate terse lo sguardo spazia fino alle Alpi Liguri. Arrivare all’inizio di piazza Vittorio Veneto, chiusa al fondo dalla chiesa barocca della Santissima Trinità, detta dei Battuti Rossi, dalla caratteristica facciata concava e il campanile slanciato. Senza attraversare la piazza scendere subito sulla scalinata a sinistra, alla base della quale svoltare nuovamente a sinistra infilandosi in un boschetto. Scesi su via Palocca attraversarla e percorrerla in discesa sul marciapiede ai fianchi dell’area residenziale. Attraversare via Salmour e dopo meno di un centinaio di metri svoltare a destra in via Priaggio. In alternativa esiste una variante del percorso che prosegue verso l’antica cartiera e si ricongiunge sotto al ponte ferroviario. Dopo al raccordo autostradale la strada piega a sinistra e affianca un grande cascinale dopo cui diventa sterrata. All’indietro si aprono ottimi scorci panoramici verso la città vecchia di Fossano. Entrati nell’area industriale tenersi sulla parallela alla statale e aggirare il deposito di Gunetto Autolinee arrivando a una grande area picnic con tanto di panchina rossa gigante. Infilarsi in un “tunnel” tra gli alberi e seguire il ripido sentiero, reso più agevole da numerosi gradini realizzati con tronchi di legno, che scende verso lo Stura ai piedi delle impressionanti arcate del ponte ferroviario, iniziato a costruire intorno alla metà dell’Ottocento e fortemente danneggiato nel 1943 da un bombardamento. Aggirate un paio di immense pile risalire la curiosa scala a chiocciola metallica e iniziare il tratto più affascinante del percorso: duecento metri di passerella sullo Stura. Raggiunta la sponda opposta scendere ancora da una scala a chiocciola e riprendere a salire nel fittissimo bosco. Arrivati sulla stradina asfaltata girare a sinistra per abbandonarla cento metri oltre svoltando sulla sterrata che si stacca a sinistra. Dopo un centinaio di metri abbandonare anche questa (attenzione: poco evidente) per costeggiare il bosco. Poco oltre, a una palina, scendere al suo interno. Scesi nuovamente sulla sponda dello Stura seguire il sentierino lungo un caratteristico tratto fluviale. Dopo oltre un chilometro, arrivati su una sterrata, svoltare a sinistra e seguirla passando nuovamente sotto al raccordo autostradale. Giunti su asfalto svoltare a destra per poi abbandonarla quasi subito svoltando sulla sterrata a sinistra. Alle successive due diramazioni tenere ancora la sinistra, poi la strada diventa asfaltata e scende sulla provinciale. Svoltare a sinistra e attraversare lo Stura sul ponte della provinciale. È un tratto in cui prestare attenzione. Immediatamente al termine del guardrail (attenzione: poco evidente) tornare indietro di qualche metro sulla stretta traccia che scende sulla sterrata sottostante. Svoltare a destra e dopo una curva affiancare la cappella di San Lazzaro. Appena sopra attraversare la provinciale per seguire una sterrata che parte esattamente dalla parte opposta. Poco oltre attraversare anche via Narzole per continuare su via San Lazzaro. La strada ha un bel fondo acciottolato, poi diventa asfaltata e dopo un tornante riporta su via Narzole. Percorrerla verso sinistra per tornare al punto di partenza chiudendo questo interessante anello.
Dati tecnici
- Ascesa: 150 m
- Lunghezza: 10.5 km
- Altitudine punto di partenza: 375 m
- Altitudine massima: 375 m
- Difficoltà: Facile
- Accesso in auto: Lasciare l’auto a Fossano nel grande parcheggio di piazza Armando Diaz, appena fuori della città vecchia.
- Comuni: Fossano