Da parcheggio procedere verso ovest in leggera discesa a fianco del torrente Rea. Dopo poche centinaia di metri, superato un affascinante calanco, fenomeno di erosione del terreno, svoltare a sinistra oltrepassando il Rea e proseguire in leggera salita. Settecento metri oltre girare nuovamente a sinistra salendo con più decisione nella zona del pian del Troglio.
A un bivio deviare a destra sulla strada il cui fondo diventa quasi subito sterrato. Dopo cinquecento metri (attenzione alla possibile presenza di cani liberi) svoltare a destra sulla sterrata che aggira un grande campo e più su si ricongiunge alla stradina asfaltata.
Poco dopo deviare a sinistra e, più avanti, a un bivio a destra superando il rio Garbiana. Al successivo incrocio girare a sinistra tra i campi per poi confluire sulla provinciale che unisce Farigliano con Dogliani. Attraversarla con attenzione fiancheggiando la bellissima cappella campestre di San Nicolao. La strada, asfaltata ma poco trafficata, passa accanto a un’antica quercia isolata.
Quando la strada riprende a salire ignorare una deviazione a destra verso la località Genè. Arrivati su una panoramica dorsale svoltare a sinistra e salire ancora su asfalto tra le vigne. Presto si arriva nei pressi della panchina gigante viola, dove vale la pena fermarsi per una pausa.
Ignorando ogni deviazione procedere e dopo un po’ tenere la destra passando accanto alla cappella in mattoni di Santa Croce. Proseguire sempre su asfalto confluendo in breve sulla provinciale di Belvedere Langhe. Seguirla verso destra facendo dopo poco una breve deviazione sempre a destra verso un punto panoramico circondato di noccioli e ulivi, dimostrazione del particolare microclima mite di cui gode questa zona. Tornati sulla provinciale arrivare a Belvedere Langhe dove vale la pena fare un salto sul cucuzzolo su cui si trovano i ruderi del castello, distrutto durante le guerre del Seicento. Grazie a una scaletta a chiocciola è possibile salire su quel che resta della torre d’avvistamento così da godere di un ottimo panorama.
Tornati sulla provinciale continuare fino a Murazzano, patria della famosa toma. Imperdibile la deviazione verso la torre medioevale, alta ben trentatré metri, che domina il centro abitato.
Alla grande rotonda in uscita del paese svoltare a sinistra arrivando sulla trafficata provinciale. Seguirla per un breve tratto verso destra abbandonandola trecento metri dopo per la prima sterrata che si stacca dalla parte opposta cambiando direzione (nord-ovest). Ora una parte del percorso è in comune con la Grande traversata delle Langhe (GTL), un itinerario di più giorni. Procedere sulla comoda sterrata che si tiene all’incirca sulla dorsale, displuvio verso la valle Belbo, con ottime viste all’indietro su Murazzano.
Dopo poco meno di due chilometri scendere sulla provinciale e percorrerla per un breve tratto verso nord. Abbandonarla quasi subito per attraversarla e prendere una strada che si stacca a sinistra in salita. Dopo quattrocento metri abbandonare anche questa per svoltare a destra, in prossimità di una cabina elettrica a palo, su una sterrata che inizia a scendere. Dopo una breve discesa su terreno più scassato si ritorna sulla provinciale in prossimità di una rotonda su cui confluiscono diverse strade. Tenere il ramo verso nord-est e dopo un centinaio di metri abbandonarlo per svoltare a sinistra all’altezza del modesto passo della Bossola.
Il percorso si tiene più o meno parallelo alla provinciale percorrendo un breve single track. Arrivati a un grande capannone, punto più alto dell’anello, aggirarlo da destra tornando sulla provinciale. Seguirla ancora verso nord arrivando a Bossolasco, conosciuto non a caso come il “paese delle rose”. Vale la pena percorrere la via del centro storico che porta sul belvedere dove si trova l’imponente Angelo dell’Alta Langa. Proseguire ancora verso Serravalle Langhe, affiancare la fontana Azzurra, e molto più avanti, appena prima di entrare in Serravalle, svoltare a sinistra sulla stradina che scende verso la località Pradonne. Poco dopo abbandonarla per una sterrata a destra (attenzione alla possibile presenza di cani lasciati liberi), bellissimo percorso che poi confluisce su asfalto.
Di qua la discesa si sviluppa su un panoramicissimo e rilassante crinale che passa ai piedi della cappella di San Martino per poi scendere poco a est di Dogliani. Non resta che svoltare a destra per arrivare nel centro della cittadina bassa e chiudere l’anello.

Dati tecnici

  • Ascesa: 800 m
  • Lunghezza: 47 km
  • Altitudine punto di partenza: 280 m
  • Altitudine massima: 795 m
  • Difficoltà: MC
  • Accesso in auto: Raggiungere Dogliani. Lasciare l’auto in piazza d’Armi, sul retro dell’antico ospedale civico, oggi sede della RSA Sacra Famiglia.
  • Comuni: Dogliani

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