Il Portichetto è un ristorante di particolare charme con l’affaccio in un cortiletto di un edificio ottocentesco, nel cuore di Caraglio, all’imbocco della Valle Grana. Nacque come trattoria della pace a cavallo delle due guerre. Fu usato come abitazione civile fino alla metà degli anni ottanta. Nel 1987 venne riaperto come struttura di ristorazione e nel 1990 venne assunto in cucina l’attuale
cuoco Eugenio Manzone. Nel 2008 insieme al suo amico Ivo Giordano, grande esperto del settore, rilevò il locale, realizzando così il sogno di gestire in proprio il ristorante, orientandolo verso la proposta di una cucina tradizionale del territorio legata ai prodotti locali.
La selezione dei piatti de Il Portichetto è ispirata sempre all’impiego di materie prime di assoluta qualità, principalmente di provenienza locale e di stagione, per una cucina della tradizione che non disdegna incursioni nella modernità, rivisitazioni e ardite sperimentazioni.
È così che rinomate eccellenze quali il formaggio Castelmagno, o produzioni di nicchia come la carne di Angus, razza bovina di origine scozzese allevata allo stato brado in Valle Grana, o il tartufo nero di Montemale, trovano al Portichetto adeguata valorizzazione, accanto ad antiche varietà di frutta e di verdura locali, come le pere Madernassa e i Martin Sec, o le patate di Valgrana, tuttora presenti nelle coltivazioni, per lo più ad andamento biologico e biodinamico della zona. Biologiche anche le farine utilizzate per la preparazione delle diverse tipologie di pasta e di pane, confezionati direttamente dallo chef.

Eugenio Manzone

Eugenio Manzone

Eugenio Manzone detto Poldo, comincia la sua avventura gastronomica frequentando l’Istituto Professionale Alberghiero di Mondovì.
Ottenuto il diploma, si sposta in Italia (Emilia Romagna e Valle d’Aosta) e all’estero (Svizzera e Germania) per completare la sua esperienza.

Nel 1985 apre un ristorante a Gallo Grinzane, poi nel 1990 si trasferisce a Caraglio e incomincia a lavorare presso il Portichetto.
Nel 2008 ne diviene contitolare insieme a Ivo Giordano che si occupa del servizio in sala.

Da oltre dieci anni Poldo e Ivo perseguono l’obiettivo di promuovere, attraverso i piatti tradizionali di alto standard qualitativo, la cultura e le tradizioni culinarie delle vallate, custodi di profumi e sapori indimenticabili.

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Segnaposto
Si parte dalla tradizione della pasta fatta a mano. Servono farina di castagne e farina barbaria, semola, uova, olio extravergine...