creatori di eccellenza
Le imprese e artigianato nel focus settoriale del volume “Creatori di Eccellenza – I mestieri artigiani nella Granda” (2024) di Confartigianato Cuneo
Nei numeri la storia e il futuro delle imprese
Le elaborazioni statistiche realizzate sul “censimento del 1921” e l’analisi della situazione attuale delle varie categorie rappresentante nella pubblicazione è stata realizzata da Enrico
Quintavalle, Responsabile dell’Ufficio Studi nazionale di Confartigianato Imprese (l’indagine è stata effettuata con la collaborazione di Silvia Cellini). Quintavalle, laureato in Economia e
Commercio all’Università Cà Foscari di Venezia, è autore di numerosi articoli e rapporti su economia d’impresa, politica economica, finanza pubblica ed economia energetica.
Alla fine del 2023 in diciannove settori con alta vocazione artigiana si contano 8.734 imprese nella provincia di Cuneo e di queste 6.246 sono imprese artigiane, pari ad oltre un terzo (36,6%) dell’artigianato provinciale. I cluster in esame presentano una quota di imprese artigiane molto elevata, pari al 71,5% del totale.
La provincia di Cuneo risulta particolarmente specializzata per Metalli e macchinari, Benessere (acconciatori, estetisti, tatuatori), Legno, Panificatori e Pizza artigiana, Infusi, caffè, bibite, vino, Salumieri e Estrazione e Lavorazione pietra.
In termini occupazionali le imprese dei 19 cluster in esame contano 58.293 addetti nella provincia di Cuneo, di cui 17.480 addetti nell’artigianato, pari ad una quota del 30,0% che supera il 21,1% registrato per il totale economia non agricola della provincia. Inoltre, nella provincia sono 3.347 le imprese nella ristorazione.
Le radici antiche delle imprese e dell’artigianato della provincia di Cuneo
Una analisi dei dati del censimento della popolazione del 1921
Il know how imprenditoriale e le preziose competenze dei lavoratori delle imprese della provincia di Cuneo hanno profonde radici nel passato.
L’analisi dei dati del Censimento della popolazione del Regno d’Italia al 1° dicembre 1921 mostra che un secolo fa in provincia di Cuneo risedevano 623.598 abitanti il 7,4% in più dei 580.736 abitanti nel 2023. Nel 1921 furono censite 146.346 famiglie, con una dimensione media di 4,3 componenti, il doppio dei 2,2 componenti attuali.
La popolazione censita si riferiva a 272 comuni della provincia di Cuneo, di cui 243 sono presenti anche nel 2024. Si registrano 125 variazioni intervenute nei comuni della provincia tra il 1921 e il 1951 (Istat, 1960).
Nel 1921 erano censiti 280 stranieri, lo 0,04% della popolazione, a fronte dei 73.715 attuali, pari al 12,7% della popolazione residente in provincia di Cuneo.
Nel 1921 la popolazione della provincia è scesa del 3,6% rispetto ai 646.719 abitanti del 1911: sul calo della popolazione di 23 mila unità pesano gli oltre 12mila soldati residenti in provincia caduti nel conflitto mondiale (Unia G., 2014).
Due evidenze ben stilizzano l’evoluzione tecnologica nei trasporti e nell’energia degli ultimi cento anni. Nel 2023 in provincia di Cuneo si contano 592.926 autoveicoli, ben 12,6 volte gli 86.913 veicoli circolanti in tutta Italia nel 1921. Oggi nella provincia di Cuneo circolano 428.485 autovetture, ben 12,6 volte le 34.138 autovetture circolanti in tutta Italia cento anni prima (Aci, 2013).
Nel 2022 la richiesta di energia elettrica in provincia di Cuneo è di 4.194 GWh, quasi equivalente (93,1%) alla domanda elettrica di tutta Italia nel 1921, pari a 4.503 GWh (Terna, 2023 e Terna, 2016).
Cento anni fa 1 abitante su 2 (49,3%) lavorava in agricoltura, a fronte del 5,3% attuale. La manifattura e costruzioni oltre cento anni fa occupava l’11,8% della popolazione a fronte del 18,5% attuale, mentre era contenuta al 7,9% la quota di occupati nei servizi, oggi quasi quadruplicata (28,3%). Complessivamente il tasso di occupazione era del 68,9% a fronte del 52,1% attuale.
All’inizio degli anni Venti del XX secolo il peso dello Stato in economia era molto contenuto e il sistema di welfare era agli albori. Nel 1921 i pensionati in provincia di Cuneo erano 2.403, pari allo 0,4% della popolazione mentre oggi i beneficiari di pensione sono 169.367 pari al 29,2% della popolazione della provincia. Nel 1921 la spesa statale ammontava a circa il 22,9% del Prodotto interno lordo mentre nel 2024 la spesa pubblica pesa per il 51,1% del PIL.
Nel 2022 in Piemonte si contano 219.208 dipendenti pubblici, 14,5 volte in più dei 15.167 occupati civili nella Pubblica amministrazione, di cui 1.938 in provincia di Cuneo (Ragioneria Generale dello Stato, 2023).
In relazione all’occupazione svolta, nel 1921 poco meno della metà (49,3%) della popolazione censita di età superiore ai 10 anni nella provincia di Cuneo era dedita all’agricoltura mentre l’11,8% era impiegata nella manifattura e costruzioni e il 7,9% nei servizi. Quasi un terzo (31,1%) della popolazione era in cerca di lavoro e inattiva, categorie allora ricomprese tra attendenti alle cure domestiche, pensionati, studenti, ricoverati. La quota di popolazione non occupata superava la metà (50,9%) per le donne.