D’inverno Prato Nevoso è una rinomata località sciistica, ma anche d’estate è punto di partenza per belle escursioni su praterie che esplodono di profumate fioriture. L’itinerario attraversa gli alpeggi in cui viene prodotto l’apprezzato formaggio Raschera DOP e raggiunge la conca di origine glaciale in cui sono adagiati i suggestivi laghi della Brignola.
I laghi si trovano in una conca circondata da varie montagne tra le quali la Cima Ferlette, la Cima della Brignola e la Cima Seirasso. Dallo specchio d’acqua nasce il rio della Brignola le cui acque, tramite il rio Crosa e il rio Sbornina, andranno poi ad alimentare il Corsaglia. Nei pressi del lago si trova un pianoro erboso un tempo occupato da un altro laghetto, ormai del tutto interrato e trasformatosi in una torbiera umida. Nella zona sono inoltre presenti altri piccoli specchi d’acqua, che spesso a fine estate sono completamente in secca. Un itinerario che, a parte la lunghezza, non presenta alcuna difficoltà.
Dal rifugio Balma (1.885 m) seguire la sterrata che prosegue verso sud-ovest.
Dopo circa centocinquanta metri si arriva al colletto Balma (1.886 m). Seguire ora la strada che prosegue diritta in leggera discesa alle pendici del monte Mondolè e, dopo essere entrati nella enclave di Magliano Alpi, lasciare più in basso a destra la sterrata che sale verso l’alpe e la colletta Seirasso. È un tratto verdissimo costellato, in primavera, di splendide fioriture colorate. La strada prosegue in discesa attraversando alcuni valloncelli perdendo dalla partenza oltre centoventi metri di dislivello. Finalmente inoltrati nel vallone della Brignola si acquista nuovamente quota raggiungendo l’alpe Brignola.
Lasciato a sinistra il sentiero che porta al colle Dente Brignola proseguire in salita sulla sterrata che ripidamente conduce alla sella Brignola (1.930 m), dove si trovano alcuni casolari per i pastori in parte diroccati. Proseguire su alcuni tornanti dal fondo smosso che conducono a un pianoro.
Lasciata la sterrata che continua verso destra, scavalcare su pietre il rio della Brignola iniziando sulla sua sinistra (indicazioni) un percorso tra prati e rocce modellate dall’azione dei ghiacciai (segnavia bianco/rossi).
Dopo un quarto d’ora su terreno un poco più accidentato e a tratti acquitrinoso (utili calzature con membrane impermeabili) si approda sulla riva del principale dei laghi della Brignola, circondato in primavera da spettacolari fioriture e inserito in una bellissima conca di origine glaciale ai piedi della cima della Brignola e della cima Ferlette. Sparsi qua e là, come ricorda il plurale, ci sono altri laghetti, anche se in effetti ridotti a torbiera e generalmente asciutti in estate.
Dopo una meritata pausa sulle sponde del lago costellate di rododendri e eriofori, dalle caratteristiche spighe cotonose, riprendere il ritorno sulle tracce dell’andata.
Una curiosità: il toponimo Brignola potrebbe derivare dal termine provenzale brignoulà, un aggettivo che significa ondulata, levigata, e che si riferirebbe agli affioramenti di roccia levigata che dominano il lago.

Dati tecnici

  • Ascesa: 380 m
  • Lunghezza: 12 km
  • Altitudine punto di partenza: 1850 m
  • Altitudine massima: 2134 m
  • Difficoltà: Facile
  • Accesso in auto: Da Villanova Mondovì seguire le indicazioni per Frabosa Sottana. Alla rotonda al termine del paese svoltare a destra seguendo le indicazioni per Prato Nevoso. Superare la frazione Miroglio. A un bivio abbandonare la strada che prosegue verso Artesina e svoltare a sinistra verso Prato Nevoso. Raggiungere la frazione e seguire la strada che sale a tornanti tra le case fino ad arrivare alla colla del Prel. Svoltare a destra sulla lunga sterrata di circa cinque chilometri che porta ai rifugi Balma e Merlo. Lasciare l’auto nell’ampio parcheggio.
  • Comuni: Frabosa Sottana

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