Dalla piazzetta Guglielmo Marconi aggirare l’imponente castello fatto erigere nel Quattrocento dal marchese Franceschino del Carretto, oggi convertito in lussuoso hotel. Usciti dal centro dirigersi verso nord e dopo poche decine di metri svoltare a destra per risalire il terrapieno su cui è situata l’area camper.
La stradina prosegue a fianco del parcheggio diventando subito sterrata. Da questo punto il percorso è quasi interamente segnalato con paline e tacche bianco/ rosse. Dopo duecento metri svoltare a destra e poco più avanti a sinistra costeggiando le prime vigne con ottimi scorci panoramici all’indietro su Sinio e sul più distante Serralunga d’Alba.
La capezzagna prosegue tra due ali di noccioleti e successivamente ancora tra i filari. Con una svolta a sinistra si arriva alla borgata Reale, situata in ottima posizione dominante. Continuare in lieve discesa su sterrata inerbita affiancando altre file di noccioleti.
Senza prendere deviazioni procedere sulla sterrata che riprende a salire e confluisce su una stradina asfaltata. Seguirla verso destra per un breve tratto per poi svoltare pochi metri dopo a sinistra ancora su asfalto. In breve raggiungere le case della borgata Gabutto.
Superare la modesta cappella dedicata a Nostra Signora di Fatima (491 m), punto più alto della passeggiata, costruita nel 1945 al posto di un pilone votivo, e una decina di metri dopo svoltare a sinistra. Quasi subito abbandonare la stradina asfaltata per una sterrata che ne corre pochi metri al di sotto. Nei pressi della borgata Marenghi (478 m) le due riconfluiscono diventando definitivamente sterrate.
Superate le case imboccare a destra uno stretto viottolo ombroso (tacca bianco/rossa). Perso qualche metro di dislivello continuare in discesa a sinistra tra filari e noccioleti verso la cascina Mombello (368 m).
Ignorata la strada asfaltata che scende a sinistra, a cui ci si ricongiungerà più in basso, svoltare verso destra per poi prendere una capezzagna che scende a sinistra prima tra noccioli e poi tra vigne diventando via via più ripida fino a confluire sulla strada asfaltata. Svoltare verso destra e poco oltre sempre a destra giungendo sulla provinciale nei pressi della cappella campestre dedicata a Sant’Antonio da Padova (270 m).
L’edificio attuale è ottocentesco, ma venne eretto nel Seicento per richiedere la protezione degli orfani, delle donne incinte o sterili e dei bambini ammalati.
Attraversare la provinciale. Imboccare la stradina, inizialmente asfaltata ma che diventa quasi subito sterrata, poi piegare verso sinistra per guadare su instabili tronchi il rio Talloria (259 m), punto più basso dell’escursione.
Da qui inizia una faticosa salita: occorre recuperare circa centoquaranta metri di dislivello. Superare un viale ombroso e proseguire su ripide capezzagne fino a raggiungere il ripiano su cui sono disposte le case della località Cerrati (396 m), dove torna l’asfalto.
Dopo un breve tratto nuovamente in discesa si arriva sulla provinciale nei pressi della tenuta Cucco (383 m). Svoltare a sinistra e dopo un centinaio di metri entrare in Serralunga d’Alba (414 m) nei pressi della chiesa di San Sebastiano.
Il vecchio borgo, incantevole, abbraccia a centri concentrici il possente castello, edificato tra il 1340 e 1357 per conto della famiglia Falletti che svolse una politica di radicamento nel territorio affiancata da attività agricole. Da allora ha pressoché mantenuto la stessa struttura, racchiusa tra due torri delle quali una rotonda e l’altra quadrata.
Ridiscesi dalla parte opposta di Serralunga d’Alba (sud) percorrere la provinciale per circa quattrocento metri in falsopiano fino a incontrare una palina segnaletica a sinistra indicante Sinio. Ora il percorso, a differenza dell’andata, percorre quasi esclusivamente preziosi vigneti.
Seguire la sterrata principale ignorando alcune deviazioni laterali. Perdere una trentina di metri di dislivello, poi, in corrispondenza di una curva a gomito, abbandonarla (indicazioni poco visibili) per procedere dritto in salita tra le vigne del noto produttore Pio Cesare.
Lambire la provinciale proveniente da Serralunga per continuare sulla sterrata che piega verso sinistra superando una sbarra che impedisce l’accesso ai mezzi motorizzati. Poco dopo, nei pressi di un cascinale (413 m), piegare a destra risalendo la collina fino al panoramico culmine. Deviare quindi a sinistra scendendo a un crocevia di strade (412 m).
Superare la strada asfaltata e prendere dalla parte opposta la sterrata a sinistra che in leggera salita affianca il bric Bertone per poi scendere dalla parte opposta verso un gruppo di case con ottime viste su Sinio. Passando tra di esse svoltare a sinistra su una capezzagna che scende ripidissima tra i filari.
La stradina prosegue la sua discesa fino alla provinciale. Attraversarla per imboccarne una dalla parte opposta che riprende a salire. Superata la strada di accesso a Sinio, imboccare la pedonale strada della Chiossa che taglia un lungo tornante. Riconfluiti più in alto sulla strada seguirla verso sinistra per arrivare in breve a Sinio dove si chiude questo splendido anello.
Dati tecnici
- Ascesa: 500 m
- Lunghezza: 10 km
- Altitudine punto di partenza: 357 m
- Altitudine massima: 491 m
- Difficoltà: Facile
- Accesso in auto: Raggiungere Sinio. Lasciare l’auto in piazza Guglielmo Marconi o presso l’area camper poco a nord del paese.
- Comuni: Sinio