Anello poco impegnativo sia per il dislivello che per lunghezza che dà modo di apprezzare il paesaggio langarolo con visuali mozzafiato che abbracciano i numerosi borghi, dalla Langa al Roero. Interessante anche il ritorno che tocca la cappella campestre della Madonna di Loreto.
Risalire interamente via Vittorio Emanuele II. Al fondo attraversare la provinciale e percorrere via Umberto I, tra ristoranti e vinerie, fino a raggiungere piazza Castello, una splendida balconata che si affaccia sulla Langa del Barolo.
Dopo aver ammirato il magnifico panorama ridiscendere lungo via Umberto I. Al fondo, giunti nella piazzetta Martiri, svoltare a destra in direzione di Alba. Questo primo tratto è in comune con il Sentiero del Barolo. Percorrere in lieve discesa una passerella sul lato destro della strada e dopo un centinaio di metri svoltare a destra sul sentiero che taglia un tornante della trafficata via asfaltata.
Svoltare di nuovo a destra e, pochi metri dopo, a sinistra imboccando una stradina secondaria ancora asfaltata. Superata l’area ecologica trascurare la sterrata da cui arriva il Sentiero delle grandi vigne.
Continuare per un buon tratto sempre in discesa con lo sguardo che abbraccia vigneti puntellati qua e là da piccoli nuclei di cascinali. Superata Roncaglia soprana lasciare a destra il Sentiero del Barolo (palina) e, sempre su asfalto, arrivare al Bric Silio, piccola borgata arroccata su un poggio, dove si tiene prima la destra e poi la sinistra. Poco oltre superare le case di Braide.
Un centinaio di metri dopo abbandonare la strada asfalta per imboccare una sterrata a sinistra (in questo tratto potrebbe essere presente fango).
Scesi a un crocevia proseguire dritto arrivando nel punto più basso dell’itinerario. Piegare verso sinistra sul poco evidente sentierino che si infila nel bosco (tacche). Risalirlo per confluire su una capezzagna che sale prima a lato e poi tra i filari.
Dopo poche centinaia di metri ignorare una deviazione a destra e risalire fino a convergere sulla rotatoria ai piedi di Verduno. Infilarsi in via Vittorio Emanuele II dove al fondo si può notare la facciata soprelevata della casa del produttore vitivinicolo Giovan Battista Burlotto, fornitore ufficiale di Casa Savoia.
Svoltare in via Umberto I e arrivare in piazza don Borgna nei pressi del belvedere situato nel punto più alto del paese (380 m). In una bella giornata il panorama è grandioso verso gran parte del territorio langarolo e del Roero. Dopo una meritata pausa vale la pena scendere anche al santuario dedicato al beato Sebastiano Valfrè, nato a Verduno nel 1629, che si prodigò per i più deboli negli ospedali, nelle carceri e tra i soldati. Durante l’assedio francese di Torino nel 1706 soccorse i feriti, tra i quali Pietro Micca, di cui fu confessore. Tornati alla rotatoria all’ingresso del paese proseguire in direzione di Rivalta (nord-ovest). Dopo poche decine di metri imboccare una stradina asfaltata sulla sinistra prima di una cappella. Attraversare una zona residenziale dopo la quale il fondo diventa sterrato. La strada si mantiene all’incirca sul crinale e più in alto torna asfaltata. Superare la cantina vinicola Bel Colle alle spalle della quale si aprono bellissimi scorci sul Monviso. Scendere alla frazione Castagni (405 m), divisa tra i comuni di Verduno e La Morra. Proseguire a destra sulla provinciale (attenzione perché le auto procedono a velocità sostenute). Per fortuna dopo trecento metri, prima di un capannone giallo, la si abbandona per svoltare a sinistra su una stradina inizialmente asfaltata che diventa quasi subito sterrata. Dopo un breve tratto si arriva in vista della bella cappella campestre della Madonna di Loreto (430 m), in pietra e mattoni, che si raggiunge con una breve deviazione. La cappella venne costruita a metà del settecento su di un pilone votivo del XV secolo in forma di tabernacolo aperto: di esso si conserva una pittura murale raffigurante la Vergine con il bambino, ora nell’abside. Il ciclo di affreschi che decora l’interno è opera del lamorrese Giovanni Vassalli (1817).
Tornare indietro di qualche passo e seguire l’indicazione per La Morra. La sterrata sale dolcemente verso sud e va a toccare la località residenziale Tampasso, dove torna l’asfalto.
Confluiti sulla provinciale svoltare verso sinistra facendo ritorno a La Morra dove si chiude l’anello.

Dati tecnici

  • Ascesa: 280 m
  • Lunghezza: 9 km
  • Altitudine punto di partenza: 480 m
  • Altitudine massima: 512 m
  • Difficoltà: Facile
  • Accesso in auto: Raggiungere La Morra, nel cuore delle Langhe. Visto che i pochi parcheggi disponibili sono solitamente affollati si consiglia di lasciare l’auto nei pressi del cimitero, appena a valle del paese in direzione di Verduno.
  • Comuni: La Morra

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