La pasticceria Sacchero è un valido esempio della tradizione dolciaria piemontese. Nel suo laboratorio sotto i portici cittadini di Canale nascono le “Duchesse”, un dolce tipico del luogo, ideato all’inizio del Novecento da Giuseppe Gallareto. Si tratta di due morbide cialde preparate con nocciole di varietà Tonda Gentile delle Langhe, uova e burro, farcite con una crema a base di cioccolata, mandorle e liquori misti. La loro lavorazione richiede impegno, manualità e tempo: circa 24 ore. Negli anni ’70 la ricetta, coperta da mistero, passò alla famiglia Quadro che, nel 1998 la trasmise a Sacchero, oggi unico detentore del goloso segreto. Ma le Duchesse non sono l’unica prelibatezza da provare, la scelta è quanto mai ricca e gustosa. C’è ad esempio il Fior di Pesco, una torta a base di pesche con cioccolata e marmellata di lamponi, oppure i Roero & Spezie, amaretti morbidi al cioccolato con vino Roero e profumi di terre lontane. Poi i mignon e biscottini della tradizione e le torte, dalla Saccher (rivisitazione maison della Sacher) alla crostata con confettura di lamponi, dalla torta con miele, uvetta e noci, fino alla torta sfoglia e quella ai Tre cioccolati. Ampio spazio ai lievitati, dal panettone in diverse varianti, al Pansoffice, la versione estiva con pesche candite, fava di Tonka e cioccolato al latte, al pan dei Santi fino alle colombe. E poi praline, cuneesi, l’oggettistica in cioccolato e uova di Pasqua decorate con perizia. Da segnalare, infine, le “Ciapule di pesche”, un amaretto morbido arricchito con pezzi di pesca che viene prodotto nel periodo estivo. Un dolce che diventa veicolo di tradizione e cultura popolare con l’inserimento, nella confezione, di proverbi piemontesi (con traduzione in italiano).