Pasta Bossolasco a Savigliano affonda le sue radici nella coltivazione della terra, quell’autentico lavoro manuale intrapreso dal nonno Giovanni negli anni ’20 del secolo scorso e proseguito poi dal figlio Bernardo e dal nipote Piero puntando anche sull’allevamento di vacche
frisone. Con gli anni ’90 l’azienda cambia il suo percorso: abbandona definitivamente l’allevamento e si concentra sulla coltivazione di cereali. La vera svolta arriva con il pronipote Emanuele, classe 1992, cresciuto tra le spighe di grano. Da lui arriva l’input a trasformare i cereali dei 77 ettari di terreno della famiglia in pasta secca con la nuova filosofia: filiera corta, agricoltura consapevole e sostenibile, l’artigianalità che trasferisce la materia prima sulla tavola e la tradizione che abbraccia l’innovazione. Oggi l’azienda Bossolasco rientra in quell’1% dei pastifici italiani di pasta secca di semola di grano duro dell’Italia del nord. L’approvvigionamento della materia prima proviene totalmente dai campi aziendali nel Saviglianese, a garanzia della sua altissima qualità e salubrità. Pasta Bossolasco nasce dalle mani di agricoltori e dimostra la sua “unicità” dalle striature bianche che si notano nella grana di ogni formato: il colore bianco è l’espressione della porosità di una pasta artigianale trafilata al bronzo ed essiccata lentamente. Il suo particolare sapore scaturisce dall’impiego di una semola poco raffinata, ottenuta dalla miscela di tre grani diversi e complementari che fornisce elevate qualità organolettiche. Completa la sua produzione l’essicazione, che avviene per 1-2 giorni a seconda dei formati a temperature non troppo alte (45° – 48°), preservando così integri i nutrienti del prodotto.