“Qualità e non quantità”: questo il motto di Giovanni, fondatore nel 1954 della panetteria Ribotta di Barge, un’impresa familiare giunta alla sua terza generazione. Un capostipite innovatore, che guardava alla genuinità delle materie prime e alla ricerca di sapori innovativi. Oggi, Gianluca, coadiuvato dalla moglie Cecilia e supportato dai suoi genitori Lidia e Tommaso, prosegue, come il nonno e poi il padre, nella ricerca di farine rare e speciali, dando però un’impronta innovatrice alle tecniche di panificazione. Una famiglia appassionata del lavoro artigianale, Tommaso è stato un vero artista dell’arte bianca. Molto apprezzate le sue cosiddette “micche lunghe” e le sculture di pane del castello di Barge. La qualità è sempre al centro dell’attività della panetteria
Ribotta, così come l’impiego della tecnologia moderna per garantire genuinità e salubrità del prodotto finale. La panificazione, ad esempio, avviene esclusivamente con lievito madre, utilizzando farine certificate e garantite. Nel laboratorio è in funzione una cella di fermentazione che permette di lasciar lievitare il pane a 8 gradi per 18 ore consecutive, esaltandone sapore e digeribilità.
Ottima anche la produzione di grissini, focacceria, brioches e pasticceria secca e con crema. Una passione di famiglia, quella dei Ribotta per la panificazione “eccellente”, che è stata recentemente riconosciuta a Gianluca con un premio prestigioso: la consegna della giacca degli “ambassadeur du pain”, l’associazione nata in Francia nel 2005 e oggi diffusa a livello internazionale, che raggruppa i panificatori distintisi nella difesa e nella valorizzazione del loro prodotto.