Ci troviamo a Castelmagno, in alta Valle Grana, provincia di Cuneo. È il comune più alto della valle, estremamente conosciuto per la produzione dell’omonimo formaggio. Giorgio, nato e cresciuto nella valle, la abbandona per lavorare in giro per il mondo occupandosi di sistemi di sicurezza, mentre suo figlio, Andrea completa i suoi studi a Milano e inizia una carriera nel settore bancario. I due, però, presto si rendono conto che, oltre al naturale legame tra padre e figlio, c’è qualcos’altro di molto forte che li unisce: il grande amore per la montagna, per quelle valli e per il contatto con la natura che solo una vita lontana dalla città può regalare. Per questo, nel 2001, Giorgio e Andrea fanno ritorno con lo scopo di rivalorizzare il Castelmagno, di cui ormai era rimasto solo il nome e la fama. Nasce così l’azienda La Meiro – Terre di Castelmagno. Per realizzare il progetto, Giorgio e Andrea hanno iniziato dando vitaalla struttura per la produzione e la stagionatura e acquistando alpeggi pregiati, situati a oltre 1700 metri di quota. Diminuire l’altezza cambierebbe il prodotto, perché è proprio a quell’altitudine che il prodotto assume le sue caratteristiche. Ed è in questo contesto naturalistico unico che prende forma il prodotto di punta della famiglia Amedeo: il Castelmagno d’alpeggio DOP e il Castelmagno di montagna DOP, dal 2005 anche Presidio Slow Food. La stagionatura minima è di 120 giorni, ma è col trascorrere del tempo che il Castelmagno acquisisce sapori, profumi e colori unici. A La Meiro, la stagionatura
avviene all’interno di grotte di tufo romano, una pietra naturale in grado di mantenere alto il livello di umidità: sono 5 e sono ubicate 5 metri sottoterra, garantendo una temperatura costante tutto l’anno. E anche se da disciplinare la stagionatura minima è di due mesi, le migliori stagionature sono quelle che vanno dai 12 ai 24 mesi, e sono quelle che permettono davvero di gustare il formaggio. Alcuni formaggi, veri pezzi unici per veri appassionati, stagionano fino a 7 anni.