Le cinque generazioni dei Capello da fine Ottocento ad oggi sono valide testimoni della storia dei fornai nella Valle Belbo. Tutto ha inizio con Pietro Capello, il quale nel piccolo centro di Cossano Belbo si dedica all’arte del prestinaio. Sono anni di duro lavoro, attraverso il quale però il pane di Capello viene riconosciuto e apprezzato da una clientela sempre più numerosa. Con il passare degli anni e con il susseguirsi delle generazioni, nel “Forno di Capello” si aggiungono nuovi prodotti di pasticceria: torte di nocciola, amaretti, brutti e buoni, panettoni, colombe, pasticceria fresca e secca, e torte con crema e panna. In ogni suo dolce si ritrovano i profumi e gli indimenticabili sapori delle colline langarole, grazie all’utilizzo di ingredienti genuini e a km zero. Con la quinta generazione è stata introdotta anche la lavorazione del cioccolato. Variegata la produzione di cioccolatini ripieni, gianduiotti e nel periodo pasquale la fabbricazione di uova decorate rigorosamente a mano. Il Forno di Capello, forte della sua lunga tradizione nell’arte bianca, è punto di riferimento non soltanto per i Cossanesi, ma per turisti e viandanti di passaggio,
desiderosi di assaporare o portarsi a casa un pezzetto “saporito” di Langa.