“Orgoglioso di essere artigiano”. È quanto traspare dalle parole di Ivano Mario Ghiglia quando parla del suo lavoro e della sua azienda. Una realtà fondata a Castellino Tanaro dal padre negli anni ’80 come impresa edile, che nel corso degli anni, proprio con l’ingresso in ditta di Ivano, ha aggiunto alla sua offerta il settore di scultura e lavorazione della pietra. Ivano ha proseguito l’attività per alcuni anni insieme ai fratelli. Poi, un po’ per i casi della vita, un po’ per scelte diverse, si è trovato da solo alla guida dell’impresa, e ha potuto concentrarsi su quello che ama maggiormente: scolpire. La simbiosi che si crea con la materia, l’uso sapiente di tecniche tradizionali, il rapporto con il cliente: sono tutte componenti che hanno fatto innamorare Ivano del suo lavoro e che lo spingono, ogni giorno, a “versare sudore per vedere nascere qualcosa di speciale”. Bassorilievi o figure a tutto tondo: l’offerta della “Ghiglia” è davvero completa e si presta in particolare a soddisfare la clientela privata in cerca di un abbellimento per la casa – da una scultura da collocare in giardino a un numero civico – oppure un’azienda che vuole far rappresentare il proprio logo sulla pietra. E il lavoro nasce proprio dalla materia prima. La “Ghiglia” usa sì il pregiato marmo bianco di Carrara, ma predilige maggiormente le pietre locali, dai marmi monregalesi all’inconfondibile pietra di Langa. Scalpelli, martelli e un pantografo analogico sono gli strumenti che permettono ad Ivano di realizzare le proprie sculture. Per creare dei “pezzi unici” non c’è tecnologia che tenga, tranne lo smartphone che permette a Ivano di aggiornare in tempo reale i clienti sullo stato di avanzamento dei lavori! In questo contesto, il “tempo” è infatti una dimensione particolare nel mondo della scultura: non ci sono lavorazioni standard o in serie e per poter godere di una scultura fatta a mano bisogna avere un po’ pazienza. Non meno importante, infine, le lavorazioni legate all’edilizia funeraria: di particolare pregio le incisioni a scalpello, che sostituiscono le “più classiche” lettere applicate, e permettono di valorizzare maggiormente le opere realizzate.