Nato dalla verve lungimirante del famoso mastro birraio Teo Musso, il birrificio agricolo Baladin inizia l’attività come brewpub (produzione e mescita diretta) nel 1996 a Piozzo, piccolo paese nelle Langhe. La sua rapida espansione rispecchia fin da subito il suo carattere innovativo e l’attenzione particolare che riserva alla qualità. La sua sede viene cambiata più volte seguendo la crescita delle esigenze produttive: dalle poche decine di metri quadrati rubati al pub, al più ampio spazio ricavato nel pollaio dei genitori di Teo, per giungere infine alla moderna e ampia sede attuale ospitata nel Baladin Open Garden. Tutti i luoghi che hanno ospitato il birrificio hanno un elemento in comune: considerare l’area di produzione come uno spazio aperto per accogliere e per raccontare la mirabile avventura della produzione della birra. Inizialmente erano poche le birre prodotte e venivano servite solo alla spina. Già l’anno successivo, all’apertura del birrificio, Teo Musso pensa al design della bottiglia e alle nuove ricette che oggi sono oltre una cinquantina. Da subito, l’obiettivo è stato quello di produrre una birra unica – sia nel gusto sia nell’immagine – con lo scopo di proporsi nel mondo della ristorazione e della gastronomia italiana ed estera. Dal 2012 Baladin è divenuto un birrificio agricolo con lo scopo di assumersi la responsabilità dell’intero ciclo di produzione delle proprie birre, partendo dalla terra e dalle materie prime che da essa vengono generate, con l’obiettivo finale di sostenere completamente il
ciclo produttivo, generando non solo ricchezza, ma anche valori etici. Il marchio Baladin oggi parla molte lingue, portando nel mondo la straordinaria capacità imprenditoriale della Granda con i suoi prodotti “unici”.