Dal santuario di Sant’Anna di Vinadio, nel cuore delle Alpi Marittime, parte uno spettacolare itinerario a cavallo tra Italia e Francia che tocca quattro colli regalando panorami meravigliosi su una dozzina di laghetti. Un percorso da gustare in un vero e proprio crescendo che culmina con l’arrivo al passo Tesina, dove ripidissime e severe pareti rocciose lasciano di colpo spazio a dolci conche erbose costellate di laghi alpini che degradano verso il santuario. L’escursione, prestando attenzione nei punti più esposti, può essere adatta anche alle famiglie con bambini visto il ridotto impegno fisico.

Dal santuario procedere sulla strada asfaltata che conduce al piazzale della roccia dell’apparizione, un enorme masso erratico sulla cui sommità è posta la statua di sant’Anna. La tradizione vuole che proprio qui sia apparsa a una pastorella la madre di Maria. Imboccare la strada militare, opera di inizio Novecento, e dopo un centinaio di metri lasciare a destra la mulattiera che sale al passo Tesina, da cui si farà ritorno. Arrivati alla conca che racchiude il poco profondo laghetto del Colle di Sant’Anna aggirarlo sulla sponda destra seguendo la carrareccia che si snoda dolcemente verso sud. Superato un tratto tra rocce montonate la strada prosegue con numerosi tornanti, straordinaria testimonianza di ingegneria militare, che terminano al Colle Sant’Anna. Senza valicare il confine procedere sulla carrareccia in leggera salita arrivando al rifugio Tallone, in origine costruzione militare, ora privato. La strada continua in una dolce conca erbosa disseminata di ruderi in pietra e compie alcuni tornanti. Aggirato un costone roccioso il panorama cambia completamente: inizia un tratto un poco esposto tra slanciate guglie rocciose che offrono un’incredibile vista sul lago di Sant’Anna. La mulattiera perde qualche metro di quota e compie un lungo semicerchio. Un ponticello in legno e una catena aiutano a percorrere in sicurezza un tratto in frana. Poco più avanti aggirare un secondo costone per portarsi nell’ombroso e solitario vallone che termina con la salita al Colle del Lausfer. Appena affacciati sul lato francese compaiono tre bellissimi specchi d’acqua, i laghi Lausfer sottani, da ammirare dall’alto. Il sentiero prosegue a destra a mezzacosta toccando una sella erbosa dove sono ubicati i resti di casermette e bunker risalenti al Vallo Alpino. Dal colletto appare il meraviglioso lago Lausfer soprano, incastonato sotto la Testa Auta del Lausfer, con riflessi che spaziano dal verde al turchese. È il posto ideale per fare una sosta. Ripreso il cammino scendere sul sentiero che lambisce il lago alla sinistra, passa su alcune facili rocce e prosegue in salita fi no a un primo rialzo. Continuando nella conca erbosa soprastante raggiungere un secondo rialzo recuperando in tutto un centinaio di metri di dislivello. Da questo punto il sentiero spiana diventando più stretto. Con un po’ di attenzione per la ripidezza del costone raggiungere il vicino Colle Saboulè, punto più alto dell’itinerario. L’ambiente è severo, di alta montagna. Virando decisamente a destra rientrare in territorio italiano. Il sentiero, tornato mulattiera, transita davanti a una casermetta e continua con un lungo semicerchio sotto le ripide pendici rocciose della Testa Auta del Lausfer. È un tratto emozionante, tutto a mezza costa sulla parte alta del vallone Roccias Lion, dove giacciono altri due laghetti. Seguendo fedelmente i fianchi della montagna, intagliati nella viva roccia, sbucare sul panoramico passo Tesina. Rientrati nella Valle di Sant’Anna l’ambiente cambia di nuovo: scendere tranquillamente verso gli ultimi cinque laghi e infine al santuario.

Dati tecnici

  • Ascesa: 600 m
  • Lunghezza: 11 km
  • Altitudine punto di partenza: 2010 m
  • Altitudine massima: 2460 m
  • Difficoltà: Media Difficoltà
  • Accesso in auto: Percorrere la Valle Stura. Un chilometro oltre Vinadio deviare a sinistra in direzione del santuario di Sant’Anna di Vinadio. Seguire la tortuosa strada per 17 chilometri fi no a raggiungerlo.
  • Comuni: Vinadio

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